Perché non possiamo affidarci esclusivamente a protocolli, algoritmi ed intelligenza artificiale
- massimosmilecreati
- 25 set 2024
- Tempo di lettura: 1 min

II classe dentale
Trattamento eseguito mediante espansione e coordinamento delle arcate, distalizzazione superiore associata ad avanzamento mandibolare in paziente in crescita.
Quanto distalizzare ? Quanto espandere ? Quale forma di arcata finale ?
Quanto può avanzare la mandibola ?
Quali movimenti dentali posso programmare simultaneamente ? Quali saranno più predicibili e quali probabilmente dovrò correggere nella fase di rifinitura ?
Quanti casi simili giungono alla nostra osservazione ? Quante volte ci siamo posti le stesse domande ?
Possiamo applicare le stesse soluzioni a qualsiasi caso simile ?
Ovviamente, la risposta è NO, ogni caso clinico ha le sue caratteristiche uniche e richiede modalità differenti di gestione della malocclusione nonostante vengano applicati i medesimi dispostivi ortodontici se vogliamo ottenere risultati straordinari.
Pertanto algoritmi, protocolli standardizzati, intelligenza artificiale non sono allo stato attuale in grado di sostituire diagnosi, piano di trattamento e definizione della biomeccanica applicata alla terapia.
Non ci sono nuove regole, ma occorre riscrivere le vecchie in nuovo linguaggio digitale.
New tools, same rules.


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